COMMENTANDO…
“Aria nuova” nel mondo della politica nazionale?
Aria nuova in politica non certamente inventando qualche sigla nuova da incollare su volti che abbiamo visto fin troppo e che hanno la loro parte di responsabilità per il punto in cui siamo arrivati. Leggevo in questi giorni in internet alcune provocazioni e le confrontavo con le preoccupazioni attuali dei partiti e peggio ancora dei cosiddetti ‘parlamentari’ al soldo dei loro capi che li hanno messi in lista ai primi posti per assicurare loro la riuscita, a prescindere dal fatto che fossero graditi o meno dagli elettori. E sembra che anche alle prossime elezioni la stessa storia si ripeta. Infatti la legge elettorale è ancora ‘in corso d’opera’, dato che è la preoccupazione principale dei capi-partito. (A proposito, perché le prossime elezioni si tengono il 13 aprile e
non il 6? Qualcuno ha fatto certi calcoli?). Tutti stiamo vedendo invece che molte leggi già proposte, studiate, discusse, visto che si è verso la conclusione della legislatura, cadranno nel nulla! I decreti del Governo che attendono approvazione finiranno nel nulla. La scena politica è occupata maggiormente dalle beghe partitiche, e i parlamentari eletti, anzi dovuti eleggere perché imposti, obbedienti al loro capo o ex-capo o nuovo-capo, arrestano l’iter di leggi e decreti da approvare. Che fine farà la proposta di riduzione della spesa pubblica legata alla riduzione delle province? E chi ha più parlato del dimezzamento o almeno di forte riduzione delle due camere di deputati e senatori, cosa che non ha eguali in Europa? Non c’è voluto niente a ‘toccare’ tutte le pensioni ‘basse’, ma quelle altissime, insieme con gli altissimi stipendi, chi li ha toccati o se li lascia toccare? Tra poco emergerà anche il problema della ‘Sanità’. Almeno Monti ha il coraggio di attirare l’attenzione sulla questione! Ma chi si mette a pensare come affrontare anche questo problema? E’ facile gridare ‘la sanità non si tocca’, ma non altrettanto dire con quali soldi si potrà continuare a provvedervi. Vediamo con certezza la velocità con cui calano le entrate, ma non altrettanto si riesce a vedere come e quanto calano le uscite. E per sanare il deficit dove si va e si andrà a pescare?
Se qualcuno ha buone idee per ricostruire le tiri fuori, sarà utile per tutti.
Non son sicuro che disertare le urne porti frutto: il potere se lo spartiranno ugualmente chi ha ricevuto tanti o pochi consensi. Rischio di dire che non interessa loro ‘rappresentare il popolo’, ma conquistare il potere. (+ vescovo Adriano)
dal NUOVA SCINTILLA 45 del 2 dicembre 2012